Autore: Raoul Elia
FUTUROPASSATO – RASSEGNA DI CINEMA DI FANTASCIENZA DELL’ETA’ DELL’ORO PUNTATA 300: L’isola sul tetto del mondo (1974)
Buona Festa della Mamma
Auguri a tutte le mamme del mondo, presenti, passate e future…

La puntata 300 della consueta rubrica domenicale Futuropassato è rimandata a domenica prossima, sorry…
FUTUROPASSATO – RASSEGNA DI CINEMA DI FANTASCIENZA DELL’ETA’ DELL’ORO PUNTATA 299: Prigionieri dell’Antartide (1957)
-1 a quota 300. Incredibile, ci stiamo riuscendo. Comunque ancora presto epr festeggiare, ne manca ancora una…
Nuova puntata della rubrica sui film di fantascienza della vecchia scuola e nuova puntata nell’immaginario ottocentesco rivisto e scorretto dalle major di Hollywood. Un film che riprende gli stereotipi del genere “Mondo perduto” aggiornandolo con le nuove tecnologie (l’elicottero, la radio) e le nuove teorie (la spedizione Byrd e la zona calda nel cuore dell’Antartide). Il risultato è Prigionieri dell’Antartide (1957)
Buona Festa dei lavoratori!!!

FUTUROPASSATO – RASSEGNA DI CINEMA DI FANTASCIENZA DELL’ETA’ DELL’ORO PUNTATA 298: Assassinio sulla Luna (1989)
Inizia il conto alla rovescia per la puntata n. 300 con questo film per la TV che mescola ambientazioni fantascientifiche, detection tradizionale e Guerra Fredda: Assassinio sulla Luna (1989)
FUTUROPASSATO – RASSEGNA DI CINEMA DI FANTASCIENZA DELL’ETA’ DELL’ORO PUNTATA 297: Capitan Rogers nel 25º secolo (1979)
– 3. Puntata decisamente televisiva di questa rubrica dedicata alla fantascienza del tempo che fu con il pilot di una serie abbastanza fortunata (due stagioni, che, all’epoca, non era poco) anche se visivamente non molto innovativa (anzi): Capitan Rogers nel 25º secolo (1979)
Futuropassato: I Fumetti puntata 6: Metropolis di Osamu Tezuka
Insieme a Lost World e a Next World, Metropolis fa parte della cosiddetta “trilogia della fantascienza” che venne pubblicata tra il 1946 e il 1952. Il fumetto è stato scritto nel 1950 con grande fretta dallo stesso Tezuka a quel tempo pressato dall’editore, che necessitava una maggiore produzione per coprire le esigenze del settore editoriale in crescita. Per l’ambientazione, il “dio dei manga” ha ammesso di essersi ispirato al celebre film omonimo di Fritz Lang uscito nelle sale nel 1927 ma che il maestro, al tempo della stesura del manga, conosceva solo indirettamente e in maniera approssimativa. La vera e propria ispirazione è stata il “manifesto con la donna robot“, apparso sulla rivista Kinema Junpo.

La trama
Lo scienziato Yorkshire Bell espone la sua teoria sull’estinzione dei dinosauri, secondo il professore causata dall’incapacità dei dinosauri di adattarsi al cambiamento. Dopo aver sottolineato che gli esseri umani, essendo dotati di intelletto, sono riusciti a sopravvivere più a lungo, si chiede se l’umanità raggiungerà mai il punto di non ritorno che la porterà alla fine.

Un giorno, durante un convegno scientifico, il perfido duca Red, capo dell’organizzazione criminale “Red Party”, in italiano “il partito rosso”, decide di mettere in moto il classico piano diabolico per conquistare il mondo. E cosa si inventa? Un aumento imponente delle macchie solari, da lui stesso provocato, con cui intende gettare il mondo nel caos e prendere il potere.
Nel frattempo, il professor Lawton, che si è accorto che le cellule artificiali su cui stava facendo esperimenti, sollecitate dagli sconvolgimenti creati dalle macchie solari, si stanno risvegliando, minacciato dal duca Red, usa le sue cellule per creare Michi, un essere artificiale che, però, l’organizzazione vuole usare per i suoi scopi non certo cristallini. Temendo l’uso da parte delle forze del male della sua creazione, Lawton distrugge il suo laboratorio, facendo credere al Duca Red che tutto è andato perduto nella distruzione dello stesso. In realtà, Lawton ha salvato l’uomo artificiale, nel frattempo battezzato “Michi”, e lo sta allevando come proprio figlio in segreto, grazie all’aiuto del dottor Bell.
Per niente soddisfatto, però, Il Partito Rosso fa visita a Lawton e ne provoca il ferimento mortale, a cui assistite impotente il detective “Moustachio” dal Giappone. Lawton mostra a Moustachio un film che racconta l’intera storia della creazione di Michi e un diario che descrive i suoi poteri. Arrivando a casa dei suoi parenti nippo-americani, scopre che suo nipote, Ken’ichi, ha portato a casa Michi.Moustachio affida Michi alle cure di Ken’ichi mentre consulta il sovrintendente generale Notarlin del dipartimento di polizia di Metropolis. Durate un’indagine, però, Mustachio sdi imbatte nei laboratori dell’organizzazione. Scoperto, Moustachio tenta di scappare aiutato da Fifi, uno dei robot schiavi del Partito Rosso, ma viene catturato mentre Fifi viene distrutto. Il Duca Rosso gli rivela che il Partito Rosso sta sviluppando un’arma chimica chiamata Toron Gas e che è anche responsabile delle macchie solari artificiali,mediante una sostanza, chiamata omothenium, che intercetta la gravità. Lo scopo è aumentare la temperatura della Terra abbastanza da sciogliere la calotta glaciale antartica e costruire il loro nuovo quartier generale sul continente sbrinato. Incapace di convincere Moustachio a consegnare Michi, il Partito Rosso lo rinchiude in una camera per diventare la loro prima cavia. Nel frattempo, Michi, come Emmi, una ragazza da lui salvata, si iscrive alla scuola locale. A casa, Ken’ichi scopre accidentalmente il diario del dottor Lawton che rivelava Michi come un essere umano artificiale con i classici superpoteri di origine cibernetica. Di ritorno al quartier generale del Partito Rosso, Moustachio si rende conto che il Toron Gas non è stato rilasciato perché i topi gigantihanno invaso la base sotterranea. Travestendosi con la pelle di uno dei ratti, Moustachio trova la CPU della base e un robot schiavo in corto circuito, lo riattiva e lo programma per distruggere immediatamente la CPU e distruggere le scorte di cibo e acqua del Partito Rosso al momento giusto, quindi, fingendo di essere morto, si fa gettare via dallo scagnozzo di Duke Red chiamato a sbarazzarsi del cadavere del topo (con lui dentro).
Intanto, un Michi impazzito guida un esercito di robot alla conquista di Tokyo, ma viene affrontato dall’amico Ken’ichi. Improvvisamente, Michi precipita dal tetto e viene salvato dal linciaggio solo grazie al dr. Bell, che ne rivela il controllo da parte di Duke e la ormai prossima disgregazione, dato che le macchie solari, fallito il piano del Partito Rosso, sono ritornate normali e non alimentano più le cellule di Michi.

Analisi
Il manga risente unn po’ del tempo, soprattuto nelle spiegazioni scientifiche e nel character design, un po’ datati, ma il disegno è ntto e morbido come il miglior Tezuka ci ha abituato e così la sceneggiatura e la fantasia dell’autore. Il tema, ovvero l’abuso dell’ambiente e le sue conseguenze, è purtroppo di grande attualità e conferisce al manga una valenza attuale.
In Italia
Il manga è stato distribuito in Italia nel 2019 da Hikari Edizioni, sezione specializzata nella distribuzione delle opere giapponesi della 001 Edizioni.
Altri media
Il manga è stato adattato in un omonimo lungometraggio, uscito nel 2001.
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La scheda
- Titolo Metropolisd
- Autore Osamu Tezuka
- traduzione Francesco Nicodemo
- Casa editrice Hikari / 001 Edizioni –
- Anno novembre 2019
- caratteristiche brossurato, 164 pp., bianco e nero
- prezzo 18,00 €
FUTUROPASSATO – RASSEGNA DI CINEMA DI FANTASCIENZA DELL’ETA’ DELL’ORO PUNTATA 296: L’uomo che ingannò la morte (1959)
Futuropassato: I Fumetti puntata 5: Cittadini dello spazio
Ben ritrovati.
Nuova puntata dedicata alla fantascienza con le nuvolette dei tempi che furono e nuova puntata fra le serie meno note che affollavano le edicole italiane (e non solo) degli anni ’70. In questa puntata, parliamo di una serie molto particolare, per le ambietazioni e la resa della tecnologia aliena: Cittadini dello spazio.

La serie Cittadini dello spazio, scritta e disegnata da Roberto Bonadimani, è composta da episodi brevi ed è apparsa nel triennio 1975-1977 sulla rivista Cosmoinformatore dell’editrice Nord, celebre casa editrice specializzata nei generi del fantastico (SF e Fantasy soprattutto).

La serie
Le storie sono avvincenti, gli intrecci, malgrado i limiti impèosti dal formato della rivista, complessi e ricche di rimandi. Anche la qualità dei disegni, come è possibile vedere dalla tavola sopra riprodotta, sono a livelli molto alti: gli alieni appaiono originali nelle forme ed esteticamente belli, le astronavi ricche di particolari tecnologici. Ma soprattutto eccellenti sono le scenografie e i mondi immaginati dall’autore: la creazione di ambientazioni extraterrestri sono realizzate sempre a partire da uno spunto reale, poi “esasperato” fino a risultati personalissimi.
L’autore
Roberto Bonadimani è nato il 27 aprile 1945 a Sona (VR) E’ considerato uno dei maggiori autori del fumetto di fantascienza europeo. I suoi primi disegni sono pubblicati dall’editore milanese Sansoni fra il 1973 e il 1974. Nel 1975 incontra Gianfranco Viviani dell’Editrice Nord che pubblica su “Cosmo Informatore” i suoi fumetti di fantascienza, raccolti poi nel volume Cittadini dello Spazio. Nel 1976 riceve a Ferrara il premio Italcon quale miglior fumettista italiano di fantascienza per Eram il sogno. A Bruxelles, nel 1978, gli viene assegnato l’Eurocon per Il dono. Riceverà ancora l’Italcon, a Stresa, per Rosa di Stelle (1979/80) e a Borgomanero per Anyhia l’amazzone (1980). Nel 1998, al Salone dei Comics, gli è stato conferito un meritatissimo premio alla carriera. Una sua mostra retrospettiva, dal titolo Roberto Bonadimani, cittadino dello spazio”, è stata ospitata al Treviso Comic Book Festival nel 2012.

Roberto Bonadimani continua tuttora a scrivere e disegnare le sue storie, ma non ha mai voluto considerare il disegnare fumetti un lavoro ma piuttosto un semplice hobby.La tecnica utilizzata nel disegno consiste, innanzitutto, nel non utilizzare lo schema rigido delle tavole con vignette riquadrate ordinatamente,preferendo la tavola a griglia libera, a seconda delle esigenze narrative. La sua opera è caratterizzata da un’attenta distribuzione dei bianchi e dei neri e dalla meticolosità e dall’accuratezza degli sfondi. Nella seconda parte della sua carriera passa anche all’uso del colore. Le sue storie mescolano abilmente elementi onirici, surreali e barocchi.

In Italia
La serie, pur nella sua brevità, rappresenta ancora oggi un esempio di fumetto autoriale originale e personalissimo.Ristampata in volume nel 1977, è stata più direcente ristampata in edizione con copertina rigida, con sovra-copertina, da Dada editore.