Nuova puntata della rubrica di Fantascienza dei tempi che furono e nuovo salto negli nni ’80, mitici per molti di quelli che c’erano, qualche dubbio per gli altri, per un film che affronta temi delicati come l’intelligenza artificiale e l’amicizia adolescenziale: Deadly Friend – Dovevi essere morta (1986)
La sched(in)a
Titolo originale Deadly Friend
Paese di produzione Stati Uniti d’America
Anno 1986
Durata 91 min
Genere orrore, fantascienza
Regia Wes Craven
Soggetto Diana Henstell (autrice del romanzo originale Friend)
Sceneggiatura Bruce Joel Rubin
Distribuzione in italiano Warner Bros. Pictures
Fotografia Philip H. Lathrop
Montaggio Michael Eliot
Effetti speciali Richard Brownfield
Musiche Charles Bernstein
Il cast
Matthew Laborteaux: Paul Conway
Kristy Swanson: Samantha Pringle
Michael Sharrett: Tom Toomey
Anne Twomey: Jeannie Conway
Richard Marcus: Harry Pringle
Anne Ramsey: Elvira Parker
Lee Paul: sergente Volchek
Charles Fleischer: BB (voce)
Russ Marin: dott. Johanson
Un po’ di storia
Paul Conway è un ragazzo di 15 anni appassionato di scienza, appena trasferitosi in una nuova città insieme alla madre. Il ragazzo è il costruttore di un robottino giallo di nome Beebee, sua guardia del corpo e migliore amico. Tuttavia però Bee Bee tiene nascosto a Paul un lato violento e pericoloso. A sua insaputa ha quasi strangolato un ladro che stava tentando di rapinare la loro auto. Giunti nella nuova casa, Paul fa amicizia con Tom, un ragazzo che consegna i giornali, il quale rimane affascinato da BeeBee. Paul spiega di aver costruito il robottino immettendovi dei programmi di base, ma di averlo progettato con uno sperimentale cervello elettronico che gli permette di apprendere di continuo. Successivamente, Paul fa conoscenza e diventa amico di Samantha, la sua bellissima vicina di casa, che vive con un padre violento e dedito all’alcol. Questi una sera involontariamente fa cadere la figlia dalle scale, uccidendola. Paul, distrutto, con uno trucco, trafuga il corpo dell’amica e portarlo a casa sua. Il ragazzo installa nel cervello di Samantha il microchip di Beebee per riportarla in vita, ma la nuova Samantha resuscitata non è esattamente come la ricordava. La ragazza si comporta come un robot e al posto di essere dolce e gentile come prima è diventata cattiva e pericolosa; difatti uccide o tenta di uccidere tutte le persone che hanno fatto del male a lei o a Paul. Tra le persone che uccide ci sono il padre di lei ed Elvira, una vicina di casa che aveva distrutto il robot di Paul. L’unico che riesce a controllare la ragazza è Paul essendone ancora innamorato. I vicini però avendo paura della ragazza chiamano la polizia. Un poliziotto punta la pistola verso di lei, mentre un altro tiene fermo Paul che tenta di convincere l’altro poliziotto a non spararle. La ragazza però perde il controllo e corre dal poliziotto. Intanto Paul riesce a liberarsi correndo anche lui verso il poliziotto ma egli spara alla ragazza che muore fra le braccia di Paul. La ragazza viene portata nella camera mortuaria. Paul però, andando da lei, vede che la ragazza ha qualcosa di strano. Infatti lei si sta ritrasformando nel robot Bee Bee, che infine gli mette le mani al collo tentando di strozzarlo e gli dice “vieni con me Paul”. Gli spezza il collo e il ragazzo muore. Il film finisce con la voce del robot che dice “Bee Bee”.
Analisi
Il film, per quanto sottovalutato in uscita da pubblico e critica e accusato di necrofilia(sic) si difende bene con l’età.Qualche sbavatura può essere accettata per un film che affronta il tema dell’amicizia con le macchine in modo originale, sospeso fra il robot buono e quello cattivo tipo Terminator.
Il regista fa quel che può e anche il cast, ma il film non si solleva molto oltre la sufiicenza. Sono presenti nel film anche alcune scene splatter, in particolare la morte di Anne Ramsey, uccisa con il tiro fortissimo di un pallone da basket che le fracassa il cranio.
Gli effetti speciali sono in linea con l’epoca, compresa la visione a quadrettini nelle soggetive del robottino BeeBee.
Recensioni
“Girato con indubbio talento registico, tenendo sempre d’occhio i classici topoi del thriller, il film di Craven, a parte qualche caduta di gusto nelle scene degli ammazzamenti, si lascia seguire per il disegno dei personaggi ed il ritratto della cittadina americana di provincia, mentre costituisce un chiaro ammonimento a quanti pretendono l’impossibile dalla ricerca scientifica e dagli esperimenti sul corpo umano. Oltre al giovane (e promettente) Matthew Laborteaux, nel ruolo di Paul, merita un cenno la giovane ed attraente Kristy Swanson, nella parte di Samantha, costretta ad assumere le movenze e le gestualità di un vero e proprio robot. Con risultati, per la verità, più che convincenti.” (Gian Luigi Rondi, ‘Il Tempo’, 10 Febbraio 1987)
“Del tutto incredibile il film – derivato dal romanzo Friend di Diana Hestell e diretto da Wes Craven, già regista di ‘Nightmare’ – è un prodotto di serie B, comunque non privo di tensione nel prospettare una storia della quale non è troppo arduo prevedere l’epilogo. Però a questo arriva procurando più di una facile emozione alla platea.” (‘La Stampa’, 11 Febbraio 1987)
Curiosità
A interpretare il ruolo di Samantha c’è l’allora diciassettenne Kristy Swanson, che diventerà famosa qualche anno piu tardi per aver interpretato Buffy L’ammazzavampiri.
Dovevi essere morta anche al botteghino non ha avuto buoni risultati, si rivelò un flop, incassando solo $8,988,731 per un budget di $11,000,000.
Il film è stato volgarmente criticato perchè, secondo alcuni, inneggiante alla necrofilia.
In Italia ancora non è stato pubblicato in dvd.
Voto
voto 3,5 di 5 (Un po’ dattao, ma godibile)
multimedia
Il trailer (in inglese)
La recensione
Link esterni
La scheda di Dovevi essere morta (1986) da Wikipedia
La scheda di Dovevi essere morta (1986) da IMDB.com
La scheda di Dovevi essere morta (1986) da Coming Soon
La scheda di Dovevi essere morta (1986) da La Meteora
La scheda di Dovevi essere morta (1986) da ilDavinotti online
La scheda di Dovevi essere morta (1986) da CineBlog