Nuova puntata di questa rubrica di amarcord fantascientifico dei tempi che furono. Nuovo salto indietro nel tempo per un film degli anni ’70 fortemente politicizzato e nel filone della contestazione sociale, che cerca di rispondere a modo suo ad una domanda che aleggia da tempo: come sopravviveremmo alla fine delle risorse? Cosa saremmo in grado di fare per sopravvivere ad un’apocalisse non fantascientifica, ma reale? Lo scopriamo in 2022: I SOPRAVVISSUTI (1973)
La sched(in)a
Titolo originale Soylent Green
Paese di produzione Stati Uniti d’America
Anno 1973
Durata 97 min
Rapporto 2,35:1
Genere fantascienza, drammatico
Regia Richard Fleischer
Soggetto dal romanzo Make Room! Make Room! (Largo! Largo!) di Harry Harrison
Sceneggiatura Stanley R. Greenberg
Produttore Walter Seltzer, Russell Thacher
Casa di produzione Metro-Goldwyn-Mayer
Fotografia Richard H. Kline
Montaggio Samuel E. Beetley
Effetti speciali Robert R. Hoag, Matthew Yuricich
Musiche Fred Myrow (estratti di musica classica diretta da Gerald Fried)
Scenografia Edward C. Carfagno, Robert R. Benton
Il cast
Charlton Heston: Detective Thorn
Leigh Taylor-Young: Shirl
Chuck Connors: Tab Fielding
Joseph Cotten: William R. Simonson
Brock Peters: Hatcher
Paula Kelly: Martha Phillips
Edward G. Robinson: Sol[omon] Roth
Stephen Young: Gilbert
Mike Henry: Kulozik
Lincoln Kilpatrick: Padre Paul
Roy Jenson: Donovan
Leonard Stone: Charles
Whit Bissell: Santini
Celia Lovsky: Ente Supremo
Un po’ di storia
Anno 2022: la Terra è devastata dall’inquinamento e dalla sovrappopolazione. L’ambiente naturale non esiste quasi più e il clima è torrido. Le stagioni si sono ridotte a una perenne estate con oltre 30 °C di temperatura. New York è un formicaio di 40 milioni di abitanti pressati in fatiscenti condomini, il dominio tecnologico e il consumismo sono tramontati perché gli oggetti che hanno prodotto stanno cadendo a pezzi, per mancanza di ricambi; manca spesso la corrente elettrica; cibo e acqua sono razionati.
I poveri vivono dentro automobili e dormono sulle scale dei palazzi. Un prete fa beneficenza alla povera gente mettendo loro a disposizione uno spazio dove dormire per terra in chiesa. Nei quartieri ricchi la situazione è migliore, c’è l’aria condizionata, l’acqua corrente, la televisione a circuito chiuso, un maggiordomo di palazzo. Le donne più giovani e belle fanno parte della “dotazione” dell’appartamento. Solo i benestanti possono permettersi una spesa di cibo normale come un gambo di sedano, qualche mela, un pomodoro, mentre la carne, molto rara, è venduta a prezzi proibitivi.
Proprio il cibo è il problema maggiore dell’umanità. L’unica risorsa diffusa rimasta è il Soylent, gallette nutritive di vari colori. La pubblicità afferma che il plancton è la materia prima del Soylent Green, l’ultimo prodotto della ditta Soylent, destinato a diventare il principale alimento della popolazione con l’inaridirsi della terra. Allo scopo di alleviare il problema della sovrappopolazione, il governo ha da tempo legalizzato il suicidio assistito: a questo scopo sono stati creati i Templi, luoghi dove la gente può recarsi a morire in un ambiente confortevole.
Thorn, un poliziotto non integerrimo ma dedito al suo lavoro, vive con l’anziano Solomon Roth (Sol), uno specialista nelle ricerche in biblioteche e archivi (chiamato Uomo dei libri) che vive nel quartiere povero ed è abbastanza vecchio da ricordare com’era il mondo prima che l’inquinamento lo devastasse.
A Thorn viene assegnato il caso dell’omicidio di William R. Simonson, un facoltoso membro della comunità che, si scoprirà in seguito, era anche membro del consiglio di amministrazione della Soylent. Durante l’ispezione della scena dell’assassinio, Thorn si preoccupa soprattutto di saccheggiare la casa della vittima, ma sospetta subito che non si tratti di una rapina. Interroga la guardia del corpo di Simonson, Tab Fielding, e la sua “dotazione”, la bella Shirl. Seguendo i due come pista, Thorn si rende conto che Fielding vive in condizioni che sembrano troppo agiate per una semplice guardia del corpo e Shirl gli confessa che Simonson era gravemente depresso e si era andato a confessarsi in chiesa più volte. Lui stesso va nella chiesa a cui si era rivolto Simonson, ma il prete lo rimanda al giorno dopo.
Ben presto si accorge che qualcuno dell’ufficio del governatore sta facendo pressioni sul suo caposezione per insabbiare il caso. Quando Thorn rifiuta di chiudere le indagini, un sicario, durante un tumulto, tenta di ucciderlo, ma senza successo, poiché viene schiacciato da una delle ruspe impiegat per reprimere la rivolta. Thorn si fa curare da Shirl, con la quale sta nascendo un sentimento che entrambi sanno essere impossibile, e poi decide di andare da Padre Paul, ma il prete viene assassinato da Tab Fielding.
Intanto, Sol consulta l’Ente Supremo – ciò che resta del sistema giudiziario statunitense – per interpretare due libri trovati da Thorn a casa della vittima, un rapporto riservato della Soylent che parla dell’esaurimento delle riserve mondiali di plancton e pone in dubbio la composizione del Soylent verde. Sconvolto dalla rivelazione, Sol decide di recarsi al Tempio. Thorn lo raggiunge, ma è troppo tardi per opporsi al suicidio del suo amico, in quanto questi ha già bevuto una sostanza che causa la morte nel giro di 15 minuti. Solomon fa in tempo a informarlo della sua scoperta e gli chiede di trovare le prove della truffa della Soylent. Il corpo di Sol viene caricato insieme a tutti gli altri in camion che li trasporta in impianti di smaltimento fuori città.
Thorn si nasconde su un camion che entra in un impianto di smaltimento e, durante l’ispezione, scopre che la materia di cui è costituito il Soylent verde sono in realtà i cadaveri umani. Ma viene scoperto da due uomini e fugge fino all’Ente Supremo, piantonato da alcuni sicari della Soylent capitanati da Tab Fielding.
Il poliziotto riesce a raggiungere la chiesa, uccide i sicari, compreso Fielding ma, ferito e agonizzante, non fa altro che rivelare al suo superiore accorso appena in tempo la verità: l’ultima risorsa umana, il Soylent, è fatta con i cadaveri. Thorn viene quindi trasportato fuori dalla chiesa urlando dalla barella alla folla che lo circonda, senza che questi diano l’impressione di capire.
Analisi
Il film è un chiaro atto di denuncia, mascherato da fantascienza d’aautore, contro il controllo da parte dell’elite capitalistica della società, della sua capacità di trarre profitti dai disastri che lei stessa crea e della totale assenza di controllo della vita individuale, in questo futuro distopico antiorwelliano, in cui al dittatura non è del Grande Fratello di turno, ma, più silente e non meno crudele, del capitalismo e della sua insensata corsa al consumo delle risorse.
L’amico dell’agente Thorn, l’anziano Solomon interpretato da E. G. Robinon, si rende conto che è troppo tardi per tornare indietro e, “nella scena più drammaticamente coinvolgente che la fantascienza ricordi, decide di suicidarsi davanti alle immagini di come era meraviglioso ed equilibrato il mondo un tempo, popolato da animali e illuminato da un bellissimo sole.
Quando Thorn scoprirà la verità, il suo urlo straziante a chiusura del film sarà un monito senza tempo a tutta l’umanità: “Dovete fermarli prima che sia troppo tardi! Dovete fermarli prima che sia troppo tardi!””.
la regia è tesa e anche gli attori, non proprio al massimo della forma, si danno da fare per rendere credibile questo orrido futuro, ahinoi non troppo lontano. La sceneggiatura concede qualcosa, ma poco, alla narrazione hollywoodiana e la detection lascia ben presto il posto alla denuncia, con risultati più che soddisfacenti.
Recensioni
Questo film è una pietra miliare nella storia della cinematografia di fantascienza.
Tecnicamente non è ai livelli di altre produzioni del suo tempo, anche se il regista giostra i ritmi lenti con mestiere e riesce a sviluppare la storia nei giusti tempi, tenendo sempre viva l’attenzione dello spettatore. Gli attori non sono al meglio della forma, il più capace è Edward G.Robinson, ma fortunatamente c’è un discreto impegno anche da parte di Charlton Heston, che dà vita ad un personaggio decisamente rude e bene inserito nella storia.
(Cultiki)
Curiosità
Vincitore del Saturn Award per il miglior film di fantascienza nel 1973 e del Festival internazionale del film fantastico di Avoriaz nel 1974.
È l’ultimo film in cui recita Edward G. Robinson. Morì di cancro nel gennaio del 1973.
Il consulente tecnico durante la realizzazione del film fu Frank R. Bowerman, che al tempo era anche presidente dell’Accademia Americana per la Protezione Ambientale.
Il nome Soylent si suppone derivi da “Soy” + “Lentil”, ovvero “Lenticchia di Soia”.
Il titolo originale del film doveva essere Thorn 2022. La parola thorn in inglese significa spina, ma può anche significare sofferenza, dolore. In questo caso il titolo avrebbe avuto un doppio significato, “Dolore 2022”, ovvero la sofferenza di vivere in un mondo distrutto, nel futuro.
Voto
voto 4,5 di 5 (Sebbene un po’ raffazzonato per i gusti moderni, il film mantiene intatta la sua carica di denuncia politica e sociale)
multimedia
Il trailer (in inglese)
Il film in italiano
Link esterni
La scheda di 2022: I SOPRAVVISSUTI da Cultiki
La scheda di 2022: I SOPRAVVISSUTI da Wikipedia
La scheda di 2022: I SOPRAVVISSUTI da MyMovies