La sched(in)a
Titolo originale Charly
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d’America
Anno 1968
Durata 103 min
Genere fantascienza
Regia Ralph Nelson
Soggetto Daniel Keyes
Sceneggiatura Stirling Silliphant
Produttore Ralph Nelson
Casa di produzione Cinerama/Selmar Pictures
Musiche Ravi Shankar
Il cast
Cliff Robertson: Charlie Gordon
Claire Bloom: Alice Kinnian
Lilia Skala: Dr.ssa Anna Strauss
Leon Janney: Dr. Richard Nemur
Dick Van Patten: Bert
Edward McNally: Gimpy
William Dwyer: Joey
Dan Morgan: Paddy
Un po’ di storia
Charlie Gordon è un uomo con ritardo mentale che lavora in una panetteria, dove è vittima di frequenti scherzi dei suoi colleghi. Alice Kinnian, giovane insegnante della scuola frequentata da Charlie, gli propone di sottoporsi ad un trattamento dei dottori Strauss e Nemur, che hanno sperimentato su un topo da laboratorio di nome Algernon, accrescendogli notevolmente l’intelligenza.
Charlie accetta con entusiasmo e molte speranze. L’esperimento sembra riuscire: in poche settimane lo sviluppo cognitivo aumenta considerevolmente, sebbene gli sperimentatori Strauss e Nemur temano che possa mettere a repentaglio quello emotivo. Charlie viene licenziato dal lavoro in quanto temuto dai colleghi, ma si aprono per lui nuove strade, un percorso universitario e l’innamoramento con Alice, ricambiato dopo alcune resistenze. Charlie ricompare per un’apparizione al congresso annuale della Società per le ricerche sul cervello dove viene interrogato dal pubblico su temi di attualità, rispondendo senza indugi, caustico e tagliente, per infine rivelare a tutti quanto egli ha scoperto e che il dottor Nemur cercava di nascondergli: l’effetto dell’operazione su Algernon è solo transitorio.
Charlie fugge di nuovo, ossessionato dalle immagini del vecchio se stesso che continuano a tornargli in mente, ma alla fine decide di usare la propria intelligenza per aiutare i colleghi nella ricerca, trovando la conferma della transitorietà della sua trasformazione. Avvertendo il manifestarsi del regresso delle sue facoltà cognitive, allontana Alice, la quale tempo dopo lo trova in un parco a giocare con dei bambini.
Analisi
Lento e poco scorrevole, il film si concentra sull’uomo senza concentrarsi, come fa il romanzo originale, sulle tarsformazioni che la sua psiche subisce, prima da 0 a 100, poi viceversa. Il personaggio, dunque, perde un po’ di drammaticità, dato che il colpo di scena che
Recensioni
“Strangely enough, Ralph Nelson’s “Charly” succeeds as a movie for reasons having little to do with the plot. As the story of a personality in crisis, it works. We care about Charly. But the whole scientific hocus-pocus, which causes his crisis, is irrelevant and weakens the movie by distracting us.”
Roger Ebert (https://www.rogerebert.com/reviews/charly-1968)
“the premise is certainly alluring. But director Ralph Nelson and screenwriter Stirling Silliphant make a multitude of jaw-dropping choices — like a trippy Charly-as-biker/beatnik montage and a sequence in which pre-op Charly chases post-op Charly through a dream maze”
(Kirven Blount per Entertainment)
“Da un celebre racconto della fantascienza classica (“Fiori per Algernon” di Daniel Keys), un dramma scientifico discontinuo, che non volendo concentrarsi (come invece avviene nel racconto) sui progressi “step-by-step” del protagonista (la struttura a diario ovviamente scompare e con essa le evoluzioni sempre maggiori nella scrittura di Charly) decide di dare di Charly un ritratto psicologico completo mettendo il suo carattere al centro della vicenda”
MMJ per ilDavinotti online
Curiosità
Nella locandina originale il titolo è scritto con la calligrafia infantile del protagonista, che è ritardato. In particolare la R è scritta a rovescio.
Il regista Elio Petri e Marcello Mastroianni tentarono a lungo di acquistare i diritti del romanzo ma si accorsero che erano direttamente in mano a Cliff Robertson, che non aveva nessuna intenzione di cederli, allora dirottarono il loro interesse sul racconto La settima vittima di Robert Sheckley, da cui trassero il film La decima vittima.
Voto
voto 3,5 di 5 (non all’altezza del libro da cui è tratto, comunque significativo ed originale. Vale la pena di vederlo)
multimedia
Il trailer (in inglese)
Il film in italiano
Link esterni
La scheda di I due mondi di Charly (1968) da Wikipedia
La scheda di I due mondi di Charly (1968) da IMDB.com
La scheda di I due mondi di Charly (1968) da ilDavinotti online